Alberobello La città dei trulli
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Alberobello in Puglia, è conosciuta in tutto il mondo per i Trulli, bianche costruzioni in pietra riconoscibili per il loro tetto a forma di cono, presenti a centinaia nel quartiere di Rione Monti. Uno straordinario esempio di edilizia in pietra a secco a lastre, risalente all’epoca preistorica e tuttora utilizzata in questa regione. Sebbene i trulli siano sparsi in tutta la Valle d’Itria, la massima concentrazione di esemplari meglio conservati di questa forma architettonica si trova nella cittadina di Alberobello
Le origini di queste bizzarre costruzioni risalgono a tempi antichi quando i Conti di Acquaviva, in cambio di immunità decisero di attirare nuovi coloni nel loro territorio. In tanti arrivarono, la maggior parte era gente che fuggiva dalla propria terra perché aveva conti in sospeso con la giustizia o a causa dei debiti. I Conti fecero costruire ai coloni le case a secco, per evitare le tasse reali.
La dominazione degli Acquaviva continuò fini dopo diversi anni, quando alcuni rappresentanti della comunità si recarono a Taranto per conferire con il Re Ferdinando IV di Borbone avanzando richieste di autonomia ed indipendenza. Il 27 maggio 1797 il Re proclamò Alberobello città regia, sottraendola, così al dominio del Conte.
Sui tetti delle costruzioni si trovano spesso delle iscrizioni in cenere bianca dal significato mitologico o religioso, e terminano con un pinnacolo decorativo che aveva lo scopo di scacciare le influenze maligne o la sfortuna.
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Basilica Santuario Parrocchia dei Santi Medici Cosma e Damiano
La chiesa matrice di Alberobello è dedicata ai santi Medici Cosma e Damiano, patroni dell’abitato. Ai Santi il conte Giangirolamo II era devoto per una grazia ricevuta da sua moglie durante la gravidanza con la quale diede alla luce il primogenito, Cosimo.
L’attuale chiesa, più volte ristrutturata, ha assunto la sua definitiva connotazione dopo il progetto dell’architetto locale Antonio Curri e nel tempo ampliata e portata all’attuale splendore.
Parrocchia Santuario di Sant’Antonio di Padova
Alla sommità del Rione Monti troviamo la singolare chiesa a forma di trullo. Con la pianta a croce greca, presenta il tetto tipico dei trulli che ritroviamo nella cupola, alta 21 metri, e nel campanile altra 18,30 metri. Al suo interno è ospitata una reliquia di Sant’Antonio di Padova.
Alberobello è l’unico centro nel quale è raggruppato un intero quartiere di trulli. Per questa caratteristica è considerata la capitale culturale dei trulli della Valle d’Itria. Dal 6 dicembre 1996, Alberobello è riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Photographer: Marcello Pitardi
Tutte le foto sono di proprietà di © Marcello Pitardi
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